Annullare il “mordi e fuggi” dei social network, vetrine per la produzione di contenuti che si consumano in poche ore.
Per riprendere i tempi di una relazione tra persone che necessitano di metabolizzare e argomentare idee e progetti per stabilire con calma le decisioni o solo sperimentare, ho pensato di fare un passo indietro nel tempo digitale, riprendendo il concetto di Newsletter a cadenza dilatata a cui ho poi abbinato una rivista digitale, che non vive nel contesto di una pagina social, ma ha una propria identità e raggiungibilità, per consentire una visione serena e senza distrazioni dei contenuti proposti.
Qui l’artista ha una scheda dedica all’opera, libera dalla pubblicità dominanti e dai tempi di visualizzazione .
“Diario di bordo” è tecnicamente collegata al mio blog e operativamente alla omonina newsletter, con la quale resto in costante contatto con tutti gli iscritti. Ogni artista per proporsi deve anche essere iscritto alla “Newsletter Diario di Bordo“.
Il logo della rivista è un disegno pensato e realizzato da Mary Cotugno per richiamare il concetto di diario come luogo di appunti di un viaggio attraverso l’arte, che diviene soprattutto un viaggio introspettivo per la conoscenza di sé.

chi sono
Alfredo Martinelli
Al momento sono colui che si occupa di tutti gli aspetti tecnici della rivista, oltre a esserne l’ideatore.
la foto, che mi ritrae durante la conduzione di un poetry slam, è di Pasquale Foggia
dedicato agli artisti:
Tutti possono proporre un proprio progetto artistico per la pubblicazione sulla rivista. È sufficiente essere allineati alle due semplici regole espresse nel paragrafo precedente di questa pagina e scrivermi usando i recapiti presenti nella:
la cadenza delle uscite
Al momento ho previsto due uscite annuali, quindi cadenza semestrale, ma potrei anche decidere di pubblicare a distanza di cinque o sette mesi, l’importante è che ci siano due uscite durante l’arco solare dell’anno. Per restare aggiornati, consiglio di seguirmi sui social,i cui link ai profili trovate nella:
poche righe di
micro bio

dopo lunga sospensione, ho iniziato a scrivere in tarda età, ricordando un po’ alla volta quel che avrei voluto essere, pur avendo molto meno tempo e molte più limitazione per raggiungere l’obiettivo. Il resto, se realmente avete voglia di saperlo, chiedetemelo.