Vai al contenuto

“Diario percettivo” di Alessia Marino

” Dimmi tutto quello che ci vedi, a cosa potrebbe somigliare? “
La percezione del singolo cambia in base al vissuto di ciascuno, è opinabile, mutevole, equivocabile.
Il progetto Diario percettivo parte da qui.
In base alle teorie della percezione visiva, il nostro occhio riconosce determinate strutture che, rielaborate dal cervello, possono essere associate ad altro . Ad esempio un cerchio è un cerchio, ma può essere una sfera, una palla, o magari un sole. 
La percezione da una parte nasce dall’oggettività sociale , in altre parole: ” vedo il cerchio come una palla perché tutti sappiamo che la palla è rotonda, e dall’altra dalla soggettività del fruitore, ovvero:” nel cerchio vedo una palla anziché il sole perché sono una giocatrice di pallavolo”.
In questo senso, se la percezione varia in base alle nostre esperienze, io ritengo che essa somigli ad un atto intimo, come quello di scrivere un diario . Da qui il nome “diario percettivo”
Il mio progetto si compone di 7 immagini, ispirate alle” macchie di Rorschach”.
Sono partita dalla realizzazione di immagini di un corpo umano, raffigurato come still life, che ho editato successivamente, fino a scomporre, ruotare, trasformare le immagini alla ricerca di nuove forme che potessero attivare il meccanismo duale cervello/occhio della percezione, per arrivare a chiedere al fruitore: ” Dimmi tutto quello che ci vedi, a cosa potrebbe somigliare? “
Il progetto è infatti completato da un test che l’osservatore può compilare, lasciando la sua personale testimonianza, divenendo egli stesso, in qualche modo, parte del progetto. 
Il progetto rappresenta una riscoperta del valore del confronto con l’altro, una riflessione sulla percezione individuale e collettiva rispetto ad un fenomeno, che non è oggettivo, ma frutto del vissuto e delle sensazioni di chi lo osserva, perché “quello che vedo io forse non è quello che vedi tu. “

Alessia Marino

ex studentessa d’ingegneria Biomedica.

  • Laureata in fotografia, cinema e televisione all’accademia di belle arti di Napoli.
  • Laurea in fotografia come linguaggio d’arte all’accademia di belle arti di Napoli.
  • Esperienza di 6 mesi in Spagna, studi presso UPV di Valencia.
  • Esperienza di 1 Anno in Spagna, presso la scuola di arte di Jerez de la frontera.
  • Tirocinio di 1 mese presso il comune di Jerez de la frontera , Spagna
  • Diploma Il anno Voice art Accademy
  • Fotografa, assistente/aiuto Regia, segretaria d’edizione, comunicatrice visiva.
  • ESPERIENZA
  • Stage come assistente alla regia per il filim il giardino dei numeri di Vincenzo Stango.
  • stage come segretaria di edizione per il filin dell’ opera teatrale “Cravattari” di Fortunato Calvino.
  • Mostra fotografica collettiva “la smorfia” facoltà di architettura Napoli. Dicembre 2017
  • Mostra fotografica collettiva organizzata da Movart. Marzo 2019
  • Mostra fotografica collettiva “arte reclusa” al Maschio Angioino. Marzo 2019
  • Mostra fotografica collettiva Inaugurazione Museo Cineteca dedicato a Giacomo Furia. Maggio 2019
  • Mostra collettiva “per dire di no alla violenza sulle donne” museo d’arte contemporanea Mac3, Caserta.
    Novembre 2019
  • Vincitrice giuria tecnica della terza edizione “lo scatto che non c’era”, concorso fotografico promosso da
    Art33 in collaborazione con l’associazione Gioco Immagine e Parole e il Premio Nazionale Amato Lamberti.
    Novembre 2022 e Ottobre 2023.

Pubblicazioni

Pubblicazione poesia nella raccolta Habere Artem di Aletti editore

Pubblicazione fotografica sulla rivista Efemera.

Pubblicazione fotografica sulla rivista Bomarsce

Pubblicazione fotografica rivista Vanguard

N.B.: l’immmagine di copertina è un’opera dell’artista.